Epatite A

Aggiornamento Febbraio 2017

E’ sostenuta da un virus a struttura RNA presente nelle feci dei pazienti infetti. L’infezione è benigna  e diffusa per via feco-orale mediante contatti interpersonali o tramite cibo e acqua contaminati. Meno frequentemente, può essere trasmessa per via sessuale. Negli ultimi decenni i pazienti affetti da epatite A sono sensibilmente diminuiti in Italia per effetto dell’accresciuto benessere e igiene ambientale. 

Il periodo medio di incubazione è di 4 settimane.

Le persone a maggior rischio sono i conviventi di pazienti infetti, i residenti in comunità come asili e caserme, i partner sessuali. Sono note epidemie causate da una fonte comune, quale acquedotti contaminati o cibi infetti. L’infezione ha un andamento blando, raramente causa ittero e guarisce in poche settimane senza lasciare conseguenze. Non cronicizza mai. In rarissimi casi l’infezione può avere decorso fulminante e mortale. Attualmente solo il 10% degli italiani d’età inferiore ai 20 anni, ha sviluppato anticorpi protettivi contro il virus epatite A. 

Di conseguenza sono in aumento le infezioni nella popolazione adulta che, a differenza di quanto avviene nel bambino, è malattia sintomatica fastidiosa, che può protrarsi per alcuni mesi.

Prevenzione

La prevenzione primaria implica lavare frequentemente le mani, risciacquare accuratamente frutta e verdura, bollire i cibi potenzialmente contaminati, evitare la balneazione in acque che possono essere contaminate da scarichi fognari. La prevenzione secondaria riguarda soggetti già esposti al rischio di epatite A  e si basa sulla iniezione di gammaglobuline umane aspecifiche che però ha efficacia limitata nel tempo. Più efficace e sicura è la prevenzione mediante vaccino ottenuto per inattivazione e uccisione del virus. 

Esiste anche un vaccino preparato con proteine virali sintetizzate artificialmente con tecniche di ricombinazione genetica. Il vaccino contro l’epatite A viene somministrato per via sottocutanea o intramuscolare, nel muscolo deltoide della spalla, in due dosi, ai tempi 0 e 6 mesi. Il vaccino è innocuo ed è consigliato a tutte le persone che, prive di anticorpi naturali contro l’epatite A, siano esposte al rischio di infezione, come le persone che visitano aree endemiche per epatite A.