COPEV: 30 anni di lotta contro l’epatite virale

Riportiamo un articolo che parla di noi apparso sul Il Sole 24 Ore del 29 agosto 2017

L’associazione Italiana per la Prevenzione e la Cura dell’Epatite Virale COPEV, di cui è presidente L’Avv. Ernesto Vitiello, vanta un traguardo storico ottenuto nel 1991 dopo una lunga e strenua battaglia in campo medico e politico: la vaccinazione obbligatoria contro il virus B dell’epatite, entro il primo anno di vita, estesa inizialmente anche alla coorte dei dodicenni. Grazie a questo intervento la malattia è stata debellata nelle classi giovanili.

Un altro settore nel quale la COPEV si è impegnata a fondo è stato quello di rendere possibile al maggior numero di pazienti portatori del virus C dell’epatite l’utilizzo delle nuove cure quasi prive di effetti secondari e che impediscono la replicazione del virus. Anche i costi, all’inizio proibitivi, sono ormai calmierati. Di recente un decreto del Ministero della Salute autorizza l’importazione di medicinali dall’estero, soprattutto dall’India, con modesti importi.

La COPEV ha anche praticato la vaccinazione contro l’epatite A (quella alimentare),opportuna per coloro che si recano nei Paesi a rischio endemico, in un ambulatorio presso la Asl che ha chiuso con fine luglio.

Per circa 15 anni la COPEV ha gestito la Casa di Accoglienza “Beatrice Vitiello”, limitrofa al Policlinico di Milano, purtroppo costretta alla chiusura entro il 31 dicembre 2017 per l’insostenibilità delle spese. Nella struttura sono stati ospitati ogni anno oltre 10.000 parenti dei ricoverati al Policlinico o presso gli altri ospedali vicini.

La COPEV, di cui è Direttore Scientifico il Prof. Luigi Rainiero Fassati, ha inoltre sponsorizzato la ricerca scientifica, e continuerà a farlo, soprattutto per la steatosi, con oltre 2 milioni di euro. Solo per il reparto Zonda del Policlinico, ove vengono effettuati i trapianti di fegato, sono stati corrisposti negli ultimi 10 anni 400.000 Euro. Ma il Policlinico non ha poi reperito 2 o 300 metri necessari per l’accoglienza dei parenti dei suoi ricoverati.

L’ultimo impegno della COPEV, che continuerà, è rivolto all’informazione che viene data per via diretta o telefonica o informatica a tutti gli epatopatici che vogliono chiarimenti sulla loro malattia, tramite il sito internet www.copev.it e la rivista COPEV News.

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